Giovedì 17 ottobre 2013 – ore 21:15
Monologo teatrale con Salvatore De Gennaro – testo e regia Paolo D’ Anna
I’inferno a volte è la sotto, nel cuore della terra. Basta scendere per pochi metri: una saracinesca divelta una scalinata, una galleria del metrò abbandonata da anni; rifiuti di una società avanza triturando e consumando e nella sua inesausta corsa travolge chi non ha la forza di restare a galla. Un Uomo ha fatto di questo buco nero il suo abisso personale fuggendo dal mondo dei “vivi“ dove per ogni cuore compassionevole ce ne sono almeno due freddi e ostili. E se pur ne risale la mattina, è una breve parentesi prima di reimmergersi, poiché quello è ormai il suo mondo: prigione dell’anima dove alimentare il rimorso e i| senso cli colpa. E’ l’inferno di Libero il Clochard e nel suo nome si cela piuttosto che una pro-messa di felicita, un beffardo destino. Nella Vita degli Uomini ci sono battaglie dall’esito scontato: basterebbe guardare negli occhi i soldati prima dell’assalto per comprendere chi cli loro soccomberà. Ma talvolta, quando il tuo volto ti restituisce soltanto stanchezza e rassegnazione, ti specchi negli occhi di un altro e scopri di non essere ancora vinto. Vedi quello che da solo non riuscivi a scorgere. Allora, forse combattere ha ancora un senso. Tra i sommersi qualcuno può ancora salvarsi.